Saggistica | Fano – Passaggi Festival https://2021.passaggifestival.it/ Passaggi Festival. Libri vista mare Mon, 21 Dec 2020 15:25:41 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8 https://2021.passaggifestival.it/wp-content/uploads/2020/03/cropped-nuovo-logo-passaggi-festival_rosso-300x300-1-32x32.jpg Saggistica | Fano – Passaggi Festival https://2021.passaggifestival.it/ 32 32 Heidegger e il nuovo inizio di Umberto Galimberti https://2021.passaggifestival.it/heidegger-nuovo-inizio/ Fri, 11 Dec 2020 01:30:22 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76686 La metafisica, inaugurata da Platone, secondo Martin Heidegger ha messo in circolazione un’unica forma di pensiero: il pensiero calcolante, che ha trovato nell’economia e nella tecnica l’espressione più alta e organizzata. “Tutto funziona,” scrive Heidegger, e “questo è appunto l’inquietante.” La tecnica è infatti la realizzazione compiuta dell’intenzione segreta della metafisica, la più idonea a garantire non solo la disponibilità di tutte le cose, ma anche la loro riproducibilità.

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Heidegger e il nuovo inizio

La metafisica, inaugurata da Platone, secondo Martin Heidegger ha messo in circolazione un’unica forma di pensiero: il pensiero calcolante, che ha trovato nell’economia e nella tecnica l’espressione più alta e organizzata. “Tutto funziona,” scrive Heidegger, e “questo è appunto l’inquietante.” La tecnica è infatti la realizzazione compiuta dell’intenzione segreta della metafisica, la più idonea a garantire non solo la disponibilità di tutte le cose, ma anche la loro riproducibilità. Eppure, la razionalità imposta dalla tecnica, che esige di raggiungere il massimo degli scopi con l’impiego minimo dei mezzi, finisce per mettere fuori gioco la condizione umana. Ciò che fuoriesce da questa razionalità, per la tecnica è solo un elemento di disturbo e dunque deve essere eliminato. Accade però che l’uomo non sia solo razionalità, ma anche irrazionalità. Infatti irrazionale è la fantasia, l’immaginazione, l’ideazione, il desiderio, il sogno. E se questi aspetti vengono ridotti o soppressi, abbiamo ancora a che fare con l’uomo?Umberto Galimberti ci conduce nella riscoperta del pensiero di Heidegger e fa un fondamentale passo in avanti. Al tempo di Heidegger la tecnica poteva ancora essere considerata uno strumento nelle mani dell’uomo. Oggi non lo è più: è diventata l’ambiente in cui l’uomo vive, e l’uomo stesso è diventato un funzionario della tecnica. “Questo libro,” scrive Galimberti, “è una guida alla lettura di Heidegger e, come ogni guida, conduce da un ‘primo inizio’ a un ‘altro inizio’, come lo chiama Heidegger, per giungere al quale occorre attraversare l’intero pensiero occidentale, che è stato governato dalla metafisica inaugurata da Platone.”


L’AUTORE Umberto Galimberti ha insegnato Antropologia culturale, Filosofia della storia, Psicologia generale e Psicologia dinamica all’Università Ca’ Foscari di Venezia.  Le sue opere sono tradotte in tedesco, francese, spagnolo, portoghese, olandese, sloveno, serbo, greco, ceco e giapponese. Nel 2018 ha pubblicato con Feltrinelli il Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze.

PAGINE: 320
PREZZO: 20
ISBN 978-88-07-10553-1

 

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“Un medico” di Raffaele Bruno con Fabio Vitale https://2021.passaggifestival.it/codogno-paziente1-covid/ Thu, 26 Nov 2020 00:25:44 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76652 Raffaele Bruno è un medico, da un anno è Direttore della Clinica di Malattie Infettive al Policlinico San Matteo di Pavia. A gennaio, come molti dottori italiani, viene a sapere di un nuovo virus, che stava iniziando a far vittime in Cina: il SARS-CoV2. Ancora non può immaginare che, neanche un mese più tardi, si troverà a dover curare Mattia, un giovane uomo di Codogno, il primo paziente italiano conosciuto.

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Raffaele Bruno con Fabio Vitale UN MEDICO
Raffaele Bruno è un medico, da un anno è Direttore della Clinica di Malattie Infettive al Policlinico San Matteo di Pavia. A gennaio, come molti dottori italiani, viene a sapere di un nuovo virus, che stava iniziando a far vittime in Cina: il SARS-CoV2. Ancora non può immaginare che, neanche un mese più tardi, si troverà a dover curare Mattia, un giovane uomo di Codogno, il primo paziente italiano conosciuto.

È con la sua malattia che il Covid-19, rimasto fino a quel momento un’idea spaventosa, diventa una realtà presente e terribile. Con il suo ricovero ha ufficialmente inizio, in Europa, la più grande emergenza sanitaria degli ultimi cento anni, ha inizio un’odissea che riguarderà prima il nostro paese, poi tutto il continente, infine il mondo intero.

Bruno e i suoi colleghi dovranno affrontare un virus sconosciuto e tremendo, di cui nessuno sa nulla e che li farà sentire “come medici dell’800” che devono costruirsi le conoscenze sul campo.

Scritto con Fabio Vitale, tra i principali volti di Sky TG24, Un medico racconta i primi mesi della lotta contro il Covid-19 nel cuore della regione italiana più colpita, la Lombardia, che suo malgrado si è improvvisamente e drammaticamente ritrovata a essere “il centro del mondo”. Una testimonianza diretta e indimenticabile che si legge come un romanzo, la storia che ricostruisce quei giorni terribili in cui però non si è persa la speranza.

Un libro che ribadisce come di fronte alle avversità o alle grandi calamità sia necessario riscoprire il coraggio che è in noi e ciò che veramente è importante, un libro che ci ricorda quello per cui vale la pena di battersi e lottare


RAFFAELE BRUNO è Professore di Malattie Infettive presso l’Università di Pavia e Direttore della Clinica di Malattie Infettive della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.

FABIO VITALE è un giornalista ed è uno dei principali volti di Sky TG24.

PREZZO:17.00 euro
PAGINE: 160


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Una nuova storia (non cinica) dell’umanità di Rutger Bregman https://2021.passaggifestival.it/nuova-storia-non-cinica-umanita/ Thu, 19 Nov 2020 19:23:00 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76418 C’è un’idea che da sempre unisce sinistra e destra, psicologi e filosofi, pensatori antichi e moderni: è il tacito presupposto che gli esseri umani siano cattivi. Da Machiavelli a Hobbes, da Freud fino ai giorni nostri, le radici di questa credenza affondano nel pensiero occidentale. L’uomo è una bestia, dicevano i re.

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Rutger Bregman Una nuova storia (non cinica) dell'umanità
C’è un’idea che da sempre unisce sinistra e destra, psicologi e filosofi, pensatori antichi e moderni: è il tacito presupposto che gli esseri umani siano cattivi. Da Machiavelli a Hobbes, da Freud fino ai giorni nostri, le radici di questa credenza affondano nel pensiero occidentale. L’uomo è una bestia, dicevano i re.
Un peccatore, dicevano i sacerdoti. Un egoista, dicevano i contabili. E così oggi i migranti sono pigri parassiti. Chi riceve aiuto dallo stato sicuramente se ne approfitterà. Gli uomini, ci viene insegnato, per natura sono egoisti e a governarli è il loro interesse personale. Non c’è da stupirsi se le regole e le leggi che danno forma alla nostra vita si fondano sulla convinzione che delle persone non ci sia da fidarsi. Ma se tutto questo non fosse vero? Il bestseller internazionale di Rutger Bregman racconta una nuova versione non cinica degli ultimi 200.000 anni di storia umana, dimostrando che siamo fatti per la gentilezza e che siamo predisposti alla cooperazione molto più che alla competizione. Questo istinto ha una solida base evolutiva e risale ai primi passi dell’Homo sapiens. Dalla biologia alla psicologia, dall’archeologia all’antropologia e alla sociologia, ritrovamenti e scoperte recentissime si intrecciano e svelano un’idea radicale, che per secoli ha angosciato i potenti ed è stata combattuta da religioni e ideologie: l’uomo si è evoluto per collaborare con gli altri. Nasce da qui una narrazione spettacolare capace di dare risposte rivoluzionarie alle domande più importanti: cos’è che rende unico l’essere umano? Perché noi abbiamo costruito i musei e i Neandertal ci sono finiti dentro? Come possiamo spiegare i nostri più grandi crimini? E, nel profondo, siamo inclini al bene o al male?


PAGINE: 368
PREZZO: 22
ISBN: 978-88-07-49284-6
Traduttore: Maria Cristina Coldagelli

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Donne dell’anima mia di Isabel Allende https://2021.passaggifestival.it/donne-anima-mia/ Tue, 17 Nov 2020 00:42:39 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76353 Con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni del suo femminismo.

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Con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni del suo femminismo. L’autrice parte dalle origini, dalla sua infanzia e adolescenza passate nella cornice di una rigida struttura patriarcale. L’istinto di ribellione è una sorta di reazione naturale al maschilismo imperante che genera in lei l’attitudine che negli anni l’ha portata a schierarsi sempre con i deboli, gli emarginati e tutte le donne che ancora lottano per l’emancipazione. Isabel ci racconta le tappe del suo cammino, a partire dal raggiungimento dell’indipendenza economica, le relazioni tra sessi, la sua biografia sentimentale e professionale. E poi la terza età, ciò che significa per lei, donna pienamente liberata e convinta che i modelli imposti portino a una forma di pregiudizio contro la vecchiaia non dissimile dagli atteggiamenti sessisti e razzisti.


PAGINE: 176
PREZZO: 15

ISBN 978-88-07-03420-6

Traduttore: Elena Liverani

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In scienza e coscienza. Cos’è successo davvero nei mesi che hanno cambiato il mondo https://2021.passaggifestival.it/scienza-coscienza/ Tue, 10 Nov 2020 23:27:42 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76231 Il racconto in prima persona dell’anestesista che ha salvato il “paziente uno” a Codogno: dal primo tampone ai mesi vissuti in corsia, fianco a fianco di colleghi e malati, la tenacia e i sacrifici compiuti da medici, infermieri e soccorritori nel momento più difficile della pandemia e della crisi sanitaria in Italia.

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Il racconto in prima persona dell’anestesista che ha salvato il “paziente uno” a Codogno: dal primo tampone ai mesi vissuti in corsia, fianco a fianco di colleghi e malati, la tenacia e i sacrifici compiuti da medici, infermieri e soccorritori nel momento più difficile della pandemia e della crisi sanitaria in Italia.

L’autrice devolverà in beneficenza i proventi della pubblicazione del libro al Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia.
Codogno. Una notte in ospedale. Viavai in pronto soccorso: tra le emergenze di routine, uno strano caso di polmonite. Annalisa è di turno in Rianimazione quando portano Mattia.

Giovane, forte, eppure si è aggravato di colpo e ora respira a fatica. La TAC è chiara: polmonite virale. Perché le terapie non funzionano? Annalisa ha tante domande e nessuna risposta, ma le hanno insegnato che un buon medico deve mettersi in ascolto. Perciò va dalla moglie di Mattia e ascolta. La colpisce la parola “Cina”. È il 20 febbraio e da poco più di un mese arrivano notizie di un virus misterioso che uccide, a Wuhan. Annalisa non perde tempo e si procede d’urgenza con un tampone. Positivo.

Mattia è il primo paziente italiano a cui viene diagnosticato il Covid-19. È in arrivo uno tsunami e dall’ospedale di Codogno hanno appena suonato la campana d’allarme. Da quella notte la vita di Annalisa e di noi tutti è cambiata.

Quel tampone, fatto perché quando esaurisci ogni possibilità non resta che pensare all’impossibile, ha concesso tempo prezioso all’Italia e all’Europa per farsi trovare meno inermi.

La storia di Annalisa e del team di Codogno, di come hanno fatto scudo all’avanzata dell’epidemia tra successi e sconfitte, dolore e speranza, è la storia di Davide e Golia: piccoli ospedali con pochi mezzi, schierati contro un mostro mai affrontato prima. Ma è anche una storia di pazienza, tenacia e ingegno. Ed è, più di tutto, una storia di cura.


ANNALISA MALARA (Cremona 1982), medico chirurgo, si è specializzata in Anestesia e Rianimazione all’Università di Pavia. Dopo la formazione presso il Policlinico San Matteo di Pavia ha prestato servizio come anestesista rianimatore all’Ospedale civile di Vigevano prima di essere assunta dall’Ospedale Maggiore di Lodi, cui afferisce la struttura dell’Ospedale civico di Codogno dove Annalisa era di turno la notte del 20 febbraio 2020. Vive a Lodi, ama molto la montagna.


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“Il nuovo bambino immaginario” di Armando Matteo https://2021.passaggifestival.it/nuovo-bambino-immaginario/ Tue, 10 Nov 2020 19:43:57 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76226 “Il nuovo bambino immaginario”, il nuovo libro di Armando Matteo, dedicato all’attualissimo problema dell’educazione dei più piccoli, chiude idealmente la serie di pamphlet del teologo autore del best-seller “La prima generazione incredula”.

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Il nuovo bambino immaginario

“Il nuovo bambino immaginario”, il nuovo libro di Armando Matteo, dedicato all’attualissimo problema dell’educazione dei più piccoli, chiude idealmente la serie di pamphlet del teologo autore del best-seller “La prima generazione incredula”, con cui, lo studioso, ha analizzato alcune delle questioni fondamentali che sono alla base dell’allontanamento dalla Chiesa di fette sempre più ampie di fedeli a cominciare da quelli più giovani.

Il libro promette sin dal sottotitolo di rendere conto del perché il patto educativo tra genitori e figli si sia irrimediabilmente rotto. Al centro ci sono di nuovo loro, gli adulti Peter-Pan, quegli adulti che non hanno fatto pace con la loro età anagrafica e avvertono l’insopprimibile bisogno di vivere un’eterna e cristallizzata giovinezza.

Già perché “il nuovo bambino immaginario”, il “bambino adulto” che i genitori vedono così perfetto da ritenere inadeguate tutte le agenzie educative, un adulto in miniatura, già compiuto e dunque non suscettibile di ulteriore crescita se non in altezza, è alla fine dei conti – come spiega efficacemente Matteo – Il perfetto contraltare di quell’adulto bambino generato dalla nostra società ipergiovanilistica.

L’effetto di tale macroscopica distorsione della realtà è la totale eclissi dell’educazione familiare. “Il punto – scrive l’autore – non è che i genitori educhino poco o male. Il punto è che non educano più. Il genitore contemporaneo pensa e agisce come se il figlio non necessitasse del tempo dell’infanzia e dell’apporto decisivo dell’educazione familiare”.
Questa situazione crea una miscela esplosiva in cui le classiche agenzie educative (la scuola, la parrocchia…) finiscono per essere derubricate a inutile e inadeguate. Da qui la crisi che queste registrano nel mondo contemporaneo.
Come sempre Matteo riesce a dipingere in maniera brillante e allo stesso tempo accurato un quadro che è sotto gli occhi di tutti ma di cui difficilmente riusciamo a individuarne davvero i tratti.


Armando Matteo Insegna Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. È direttore della rivista “Urbaniana University Journal” e ha pubblicato numerosi saggi, alcuni tradotti all’estero. Tra i più recenti ricordiamo la nuova edizione de “La prima generazione incredula” (Rubbettino), “Evviva la teologia” (San Paolo), “Pastorale 4.0” (Ancora).


 

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L’altra storia della Birmania di Thant Myint-U https://2021.passaggifestival.it/laltra-storia-birmania/ Tue, 10 Nov 2020 19:05:17 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76223 Indicata tra i luoghi più attrattivi del mondo nel 2013, a ridosso della liberazione di Aung San Suu Kyi, nel giro di pochi anni la Birmania è tornata a essere uno dei Paesi da evitare. Cos’è successo?

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Un libro imprescindibile per chi vuole conoscere la Birmania. – Giuseppe Gabusi, Torino World Affairs Institute

Chi sta lottando con l’ipernazionalismo del moderno Sud qui troverà una riflessione fondamentale. – William Dalrymple

Indicata tra i luoghi più attrattivi del mondo nel 2013, a ridosso della liberazione di Aung San Suu Kyi, nel giro di pochi anni la Birmania è tornata a essere uno dei Paesi da evitare. Emersa da lunghi e oscuri decenni di dittatura, i progressi verso una democrazia sembravano inevitabili. Ma le speranze di un cambiamento hanno presto vacillato con il persistere della guerra civile e la crisi umanitaria provocata dalla persecuzione del popolo rohingya. Cos’è successo?

Thant Myint-U, con il suo tipico stile narrativo, racconta gli ultimi quindici anni di storia birmana ed elabora una diagnosi complessa di un Paese a un punto di rottura, esaminandone il sistema economico predatorio, le disuguaglianze in rapido aumento, la disintegrazione delle istituzioni statali, l’impatto dei social media, l’incombere della Cina, le conseguenze del cambiamento climatico e le violenze legate a razza, religione e identità nazionale.

Su questo sfondo chiarisce come Aung San Suu Kyi sia stata erroneamente venerata come attivista per la democrazia e icona dei diritti umani, quando sarebbe stata meglio compresa se il mondo avesse riconosciuto in lei una nazionalista birmana.


Autore: Thant Myint-U
Traduzione: Piernicola D’Ortona
Pagine: 320
ISBN: 9788867832743
Prezzo libro: 18.00 €
Prezzo ebook: 9.99 €
Data di uscita: Ottobre 2020

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Cose portate dal mare di Ardian Vehbiu https://2021.passaggifestival.it/cose-portate-mare-ardian-vehbiu/ Sun, 08 Nov 2020 17:18:15 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76010 Un saggio denso e al tempo stesso fluido come un testo narrativo.

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Cose portate dal mare di Ardian Vehbiu

“Cose portate dal mare” è un acuto ritratto di come gli albanesi guardavano o immaginavano l’altra sponda negli anni del totalitarismo. Rivela molto dell’Albania di allora, e qualcosa di noi.
Alessandro Leogrande

Un saggio denso e al tempo stesso fluido come un testo narrativo nelle cui pagine l’autore descrive, attraverso la propria esperienza, i rapporti dell’Albania con il mondo oltre l’Adriatico.
L’Occidente, e l’Italia in particolare, rappresentano un mito incarnato da oggetti-feticcio, da programmi radiofonici e televisivi che disegnano un universo elettromagnetico, desiderabile e pericoloso.
Un paradiso che tuttavia necessita di un inferno per essere anche solo immaginato.

ARDIAN VEHBIU, nato a Tirana nel 1959, oggi residente a New York, è uno scrittore e traduttore. Autore di articoli per la stampa albanese, in Italia ha pubblicato anche La scoperta dell’Albania. Gli albanesi secondo i mass media (1996), scritto con Rando Devole.


PP. 328 – Prezzo 18,00 €
Traduzione di Valentina Notaro
ISBN 9788836290765

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Flavio Tranquillo – Lo sport di domani https://2021.passaggifestival.it/flavio-tranquillo-sport-domani/ Sun, 08 Nov 2020 17:04:23 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=76007 A cosa ci riferiamo quando parliamo di sport? E come ne parliamo? Ecco il nuovo libro del giornalista di Sky Sport edito dalla casa editrice Add.

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flavio tranquillo lo sport di domani

“Lo sport, come la politica, deve tornare ad avere dignità. Bastano le regole, come l’articolo 3 della Costituzione: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana». Questo deve fare lo sport: abbattere ostacoli e costruire cultura.”

A cosa ci riferiamo quando parliamo di sport? E come ne parliamo? Quando diciamo “educazione fisica”, per esempio, intendiamo le due ore settimanali con cui la scuola si lava la coscienza oppure la formazione di un cittadino che impara il rispetto dell’avversario? Lo sport è cultura ma per affermare questo principio nella realtà servono un patto morale collettivo e un piano strategico di business. Sì, business, perché di questa parola non si può avere la paura ipocrita dietro la quale lo sport si nasconde per non fare il proprio dovere.

La crisi post-virus ci costringe a sciogliere le ambiguità, dando spazio a salde competenze e vera passione, in quest’ordine. Questo libro, che guarda oltreoceano senza mitizzare gli States, è una lucida analisi degli ostacoli di oggi, e una proposta per un domani in cui fare sport diventi, senza alcuna distinzione, un diritto garantito per tutti.

Parlando di temi come professionismo, dilettanti, cartellini, contratti, il libro delinea un possibile scenario in cui siano ben chiari i ruoli di Stato, privati, atleti, federazioni e leghe, senza confusione o ambiguità di potere. Ripensare il mondo dello sport è possibile, basta volerlo, e se per troppo tempo gli interessi sono stati altri, adesso è arrivato il momento di cambiare.


Autore: Flavio Tranquillo
Pagine: 144
ISBN: 9788867832941
Prezzo libro: 14.00 €
Prezzo ebook: 7.99 €
Data di uscita: Ottobre 2020

 

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Stefano Pivato finalista del Premio Acqui Storia https://2021.passaggifestival.it/storia-sociale-bicicletta-pivato-mulino/ Wed, 15 Jul 2020 08:23:13 +0000 https://2021.passaggifestival.it/?p=72238 Il libro, edito da il Mulino, verrà presentato al Bon Bon Art Cafè il prossimo 29 agosto nell'ambito della rassegna "Libri, caffè e giornale".

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Stefano Pivato, docente di storia contemporanea all’Università di Urbino (di cui è stato anche Rettore) e all’Università Bourgogne Franche-Comté, noto anche al pubblico televisivo per i suoi interventi nelle trasmissioni di RAI Storia, è tra i finalisti del Premio Acqui Storia per la sezione divulgativa. A portarlo a concorrere per il prestigioso premio è stato il suo libro del 2019 Storia Sociale della bicicletta edito da Il Mulino, un saggio che celebra i 150 anni del mezzo che ci ha accompagnato per tutto il Novecento e con il quale siamo entrati nella modernità.

Il Premio Acqui Storia, istituito nel 1968 per commemorare i soldati della divisione Acqui che persero la vita nell’eccidio di Cefalonia nel 1943, è conferito ad autori di opere storiografiche e divulgative ed è considerato uno dei più importanti riconoscimenti per la storiografia scientifica e divulgativa.

Il valore storico dell’opera di Pivato è indiscutibile: attraverso la storia della bicicletta, infatti, l’autore ripercorre la storia economica e sociale del nostro paese. Dipanando il filo che descrive l’accoglienza e l’utilizzo del mezzo da parte di quasi tutti soggetti del Novecento, Pivato ci fornisce un nuovo ed interessante punto di vista.

Stefano Pivato sarà ospite di Passaggi festival con il suo libro Storia sociale della bicicletta sabato 29 agosto, alle ore 9.30 al Bon Bon Art Cafè, nell’ambito della Rassegna “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”.

Bon Bon Art Cafè e Passaggi Festival offriranno al pubblico caffè e giornale.

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