Quest’anno Passaggi Festival ha voluto celebrare il 200° anniversario dell’Infinito di Leopardi ed il 221° anniversario della sua nascita, dedicando una serata all’immortale poeta recanatese. Durante l’evento, svoltosi nella Chiesa di San Francesco in tarda serata, sono intervenute Carolina Iacucci e Katia Migliori. Significativo anche l’intervento di Massimo Raffaeli, docente, filologo e critico letterario.
Le letture proposte durante la serata sono state recitate sapientemente da Eugenio Fabbri Manuelli.
“È una poesia quella di Leopardi” – inizia Carolina Iacucci – “che non deve essere interpretata: non c’è nulla da decodificare perché ci arriva già completamente rivelata e dispiegata. Quello che non vogliamo fare è proporre un punto di vista che imbrigli la parola di Leopardi: intento della serata è fornire delle suggestioni nella speranza di non limitare ma di liberare la bellezza della parola leopardiana”.
Analisi dell’Infinito di Giacomo Leopardi
Katia Migliori inizia il suo intervento dedicando idealmente la poesia “Un brindisi” di Mario Luzi a Leopardi. La presenza di un pubblico numeroso – continua Migliori– lascia intuire come ci sia ancora “voglia di Leopardi”. Katia Migliori ci racconta un Leopardi che, nell’ultimo verso dell’Infinito, si rivela come un poeta lontano dal luogo comune del Leopardi pessimista, in grado di accarezzare la dolcezza e la spensieratezza dell’Infinito abdicando così alla poesia: “un pensiero poetante” avrebbe detto, poi, Antonio Prete, uno dei più famosi critici letterari ad essersi occupato di dell’opera leopardiana.
Massimo Raffaeli inizia il suo intervento confessando una certa difficoltà nel parlare di Leopardi “poiché ad oggi ad analizzarlo c’è una biblioteca planetaria”. Di cosa parla l’Infinito? Parla delle assi cartesiane con cui noi percepiamo la realtà: lo spazio e il tempo. Ma c’è un enorme paradosso nel fatto che noi, come ci dice Leopardi, in realtà non siamo in grado di percepire l’Infinito ma l’indefinito. Per intuire cosa sia l’infinito deve subentrare l’immaginazione”.
Le letture
Durante la serata Eugenio fabbri Manuelli ha proposto una lettura emozionante e profonda di alcuni passi tratti dallo Zibaldone, dalle Operette Morali e dalle lettere che si scambiarono Paolina e Giacomo Leopardi. Le letture conclusive della serata sono state la poesia “Leopardi” di Mark Strand e, grande protagonista, l’Infinito.