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Questa mattina sono iniziati gli esami di maturità: gli studenti delle scuole di tutta Italia si sono cimentati oggi con la prima prova, il tema d’italiano. Le tracce scelte per saggiare la preparazione degli studenti invitano inevitabilmente a riflessioni legate a temi di attualità. Anche Passaggi Festival oggi è stato presente in qualche modo tra i banchi ed i corridoi degli Istituti e dei Licei.
La Lotta alle mafie tra le tracce del tema: i commenti di Nando e Rita Dalla Chiesa
La prima proposta della tipologia C – riflessione critica di carattere espositivo argomentativo – proponeva un testo tratto dal discorso del Prefetto Dottor Luigi Viana in occasione delle celebrazioni del trentennale della morte del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della signora Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo. Un testo che invita i ragazzi a riflettere sul significato della lotta alla mafia e sulla fiducia nelle istituzioni. Viana, infatti, descrive l’operato di Carlo Alberto Dalla Chiesa che ,arrivato a Palermo il 30 aprile del 1982, trovandosi davanti una città ferita e spaventata, cominciò ad immaginare un nuovo modo di fare il Prefetto. Immergendosi nel territorio per parlare di socialità, coesione e legalità, dialogando con gli studenti e gli operai mostrò la vicinanza dello Stato ad un territorio che si sentiva da molto tempo lasciato indietro. I figli del Generale Dalla Chiesa hanno espresso la loro commozione nell’apprendere la notizia per la scelta della tematica e del testo. Nando Dalla Chiesa – Presidente del Comitato scientifico di Passaggi– ha commentato la scelta affermando “È bellissimo, è un evento di grande portata perché uno degli obiettivi della mafia è far dimenticare le vittime e che sia entrato nel tema è un fatto civile di grande portata”. Toccante anche il commento di Rita Dalla Chiesa – ospite di Passaggi Festival nella serata del 26 giugno per presentare il libro “Mi Salvo da sola” edito da Mondadori – “Oggi i ragazzi sanno chi è, ne parlano a scuola ed in famiglia: è un pezzo di storia d’Italia, è il mio cuore. Ribadisco, sono veramente orgogliosa di questa scelta”. Di legalità si parlerà ampiamente anche sul palco di Passaggi: nella serata del 30 giugno, infatti, Nando dalla Chiesa presenterà il libro inchiesta Rosso Mafia scritto da lui e Federica Cabras, coautrice di rapporti di ricerca per la Commissione parlamentare antimafia e per la Commissione europea, edito dalla casa editrice Bompiani .
Stajano e la riflessione sul Novecento
Ai 600 mila maturandi è stata data la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di testo e tra numerose tematiche ed autori: dall’evocazione dell’orrore della guerra con Ungaretti fino ad arrivare ad un testo sul patrimonio artistico e culturale italiano di Tomaso Montanari – contestato nei giorni scorsi per un tweet tutt’altro che lodevole sull’appena scomparso Zeffirelli- dall’”Illusione della conoscenza” a Bartali, da Sciascia a Corrado Stajano. Di quest’ultimo- Premio Andrea Barbato dell’edizione di Passaggi 2014- è stato proposto un testo tratto dall’introduzione alla raccolta di saggi “La cultura italiana del Novecento” scritto nel 1996. Nel testo Stajano commenta le affermazioni di alcuni protagonisti del XX secolo: ne scaturiscono una serie di riflessioni profonde sulla memoria e sullo “stravagante smarrimento” che si è impossessato di molti uomini dopo la caduta del muro di Berlino. L’epoca che iniziava era oscura ed era difficile riconoscerne le nuove strutture ed i nuovi attori politici. La domanda che ci si pone è se oggi sia ancora in corso quell’epoca che Stajano chiamava, nel 1996, “una sorta di ricominciamento generale” e se abbiamo compreso fino in fondo cosa sia significato il ‘900 e quali siano ancora le eredità del “secolo breve” sul nostro tempo. Sarebbe interessante scovare le risposte nei temi dei giovani che oggi si sono affacciati alla loro vita di adulti.