Cinque-Truppi-Passaggi-Festival

Ieri sera il Pincio ha ospitato un incontro che ha racchiuso in sé l’anima delle rassegne di Passaggi ospitate dal Pincio. Il cantautore Giovanni Truppi ha, infatti, parlato del suo ultimo album Cinque arricchito da una serie di brevi racconti a fumetti legati alle sue canzoni ed edito da Coconino Press. Con lui tre tra gli autori di questi racconti a fumetti: Antonio Pronostico, Fulvio Risuleo (autori del racconto Mia) e, a sorpresa, Mara Cerri (autrice di Procreare). A conversare con gli artisti sul palco c’era il critico di fumetti Alessio Trabacchini. Alla fine della presentazione il cantautore ha regalato una performance live al pubblico di Passaggi.

Da Poesia e Civiltà a Cinque

I fumetti sono tutti diversi tra loro e, come ha evidenziato Alessio Trabacchini, questo tipo di lavoro ha il merito di portare il fumetto nelle mani di chi solitamente non legge fumetti. Truppi racconta di come il progetto sia nato in maniera piuttosto istintiva: l’album Cinque racchiude tre canzoni di Poesia e Civiltà (il precedente album), per il quale Truppi aveva già pensato ad una componente grafica.

Procreare, dalla moltitudine all’uno

La prima a parlare del suo lavoro è l’illustratrice Mara Cerri, l’unica ad aver lasciato il testo della canzone così com’era nel racconto. Si tratta di un testo intimo e profondo che racchiude in sé un tema ricorrente nell’opera di Truppi: il confronto continuo tra la moltitudine di pensieri e teste e la sensazione di fare parte di un organismo unico. Il testo è sostanzialmente uno scambio di confidenze e paranoie che confluiscono spesso in momenti di spaesamento ed indefinitezza e di confusione o fusione con gli altri. L’autrice sembra essere perfettamente in sintonia con la poetica del cantautore, dimostrando attraverso le sue parole di averla compresa profondamente. Ed è proprio questa comprensione e questa comunione artistica ad aver dato vita ad una delle storie più belle ed interessanti del libro.

Mia, i due livelli della fine di una storia

Il racconto basato sulla canzone Mia, e realizzato da Pronostico e Risuleo, è caratterizzato da elementi che, diversamente dal lavoro precedente, integrano il testo della canzone di Truppi. Fortemente voluta dai due autori, la canzone è il racconto di una storia d’amore che finisce, della disperazione di chi viene lasciato ed implora sotto la finestra della sua amata di tornare. L’elemento più interessante inserito dai due autori è indubbiamente il controcampo della ragazza, un nuovo punto di vista che costituisce un ulteriore livello narrativo. Truppi ammette di aver dovuto elaborare questa interpretazione; indubbiamente, però, questo incontro tra diverse sensibilità artistiche ha favorito la nascita di un lavoro che raggiunge alti livelli poetici.

Il live

È quando Giovanni Truppi inizia a suonare che comincia la magia. In un Pincio stregato, il cantautore, da solo con la sua chitarra, ha riempito il palco. Si sono susseguite diverse canzoni, a mala pena presentate. Eppure sembrava di conoscerle sin dalla prima nota, dalla prima parola: sono testi che parlano di esperienze comuni raccontate in modo straordinario. canzoni d’amore e di politica, che descrivono il tentativo di rilanciare l’intimità come valore sociale ed il senso politico dell’amore e dei legami sentimentali.

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