Asia Argento Passaggi Festival 2021

Lunedì 21 giugno il Pincio di Fano ha visto protagonista un’ospite d’eccezione: l’attrice, regista e scrittrice Asia Argento. Nell’ambito della rassegna “Fuori Passaggi” ha presentato il suo libro “Anatomia di un cuore selvaggio” (Piemme) dialogando a cuore aperto con Lorenzo Pavolini, scrittore e conduttore di Rai Radio 3.

Un’autobiografia di riconciliazione

Asia Argento si è mostrata sin da subito entusiasta di presentare il suo libro davanti ad un pubblico: si trattava infatti della prima presentazione. Il libro è un’autobiografia, ovvero un genere che pone l’autore a distanza molto ravvicinata con il lettore. È diviso in tre parti: origine, giovinezza, età adulta. Già con il film “L’incompresa” aveva iniziato a raccontare la sua infanzia, ma giunta a quarantacinque anni c’erano altri aspetti da rielaborare. Soprattutto era necessario affrontare alcuni ricordi per potere chiudere con il proprio passato.

Il rapporto con i genitori, Dario e Daria

In una narrazione sincera, Asia racconta il rapporto conflittuale con sua madre Daria: dalle violenze subite da bambina alla riconciliazione avvenuta nel 2001, con la nascita della figlia Anna Lu. L’inizio della stesura è avvenuto nella scorsa estate, durante le prime riaperture. Eppure erano anni che la psicanalista le consigliava di affrontare questo lavoro autobiografico, ma Asia provava una sorta di blocco e voleva mettere sotto il tappeto certi aspetti della sua vita. Il primo agosto ha deciso quindi di andare in vacanza su un’isola e iniziare a scrivere. La parte dedicata all’infanzia è venuta fuori di getto, rapida, citando sia aspetti felici che i momenti più drammatici. Due settimane dopo l’inizio della scrittura, l’hanno chiamata da Roma dicendo che la madre aveva avuto un’ischemia cerebrale e che era in gravissime condizioni. La parte finale parla proprio di questo travaglio nel vedere la madre con un dolore immenso, incapace di parlare. La morte di sua madre è avvenuta dopo la consegna del libro, eppure non ha mai pensato di volerla scrivere diversamente.
Dario Argento ha segnato profondamente la carriera artistica di Asia. Nel libro Asia racconta che le è un po’ scaduto per la reazione che ha avuto quando è morta la “figliastra” Anna. Forse è anche normale, a diciannove anni, guarire dal complesso di Elettra per poi ricostruire un rapporto da adulti. Durante la pandemia la paura che lui si ammalasse li ha riavvicinati e hanno recuperato un rapporto.

Una catarsi tardiva

All’inizio il libro non è stato catartico come aveva promesso l’analista. Eppure le ha permesso di avere un quadro più completo di sé e di svelare la persona dietro il personaggio.
In seguito tante persone le hanno scritto che si riconoscevano in ciò che stava scrivendo. È stato proprio questo a darle un senso di pace e le ha permesso di iniziare a vivere veramente, dopo essersi liberata di un peso. Man mano che le vicende si allontano, si riesce a guardare alla propria vita con serenità e distacco. Anche con la famiglia giunge alla conclusione che ciò che conta è amarsi, perché è l’unico modo di superare i traumi. La sua infanzia è stata sicuramente sbagliata, ma sarebbe colpa sua se fosse ancora attaccata a quel “risentimento”, come un fallo in tv di cui rivedere il replay. In virtù dell’amore, che vince su tutto, è necessario mettere da parte certi sentimenti. Gli eventuali ostacoli della vita vanno accolti e affrontati. Il libro vuole essere un inno alla resilienza.

Gli amori

Asia Argento ha avuto due grandi storie d’amore con due uomini che sono padri di sua figlia e di suo figlio. Due uomini che ha amato e con i quali ha tanto litigato. Ora però ha messo da parte tutti questi sentimenti negativi. Questi uomini le hanno regalato dei figli, che sono la gioia più grande della sua vita e che costudisce come un giardino privato, da proteggere. Per questo motivo non sono presenti nel suo libro. Il passato appare quindi come una lunga giornata grigia in cui sono successe tante cose ma non si vedeva bene quindi ha i contorni sfumati.

Delle pagine strazianti

Nel libro è narrata anche la vicenda di Weinstein, uno dei maggiori produttori discografici, che ha molestato un centinaio di donne che lavoravano per lui, tra cui la stessa Asia Argento nel ‘97. Una delle domande più comuni che le persone fanno in condizioni come queste è: perché non sei scappata? Ma Asia ha spiegato che durante queste situazioni la reazione che si ha è quella di immobilizzarsi, come fanno i serpenti: fingersi morte per non venire uccise. Avviene quasi uno sdoppiamento, in cui si esce dal corpo. Il problema è che le stesse domande che la gente pone, se le faceva anche lei stessa come vittima. Subito dopo l’accaduto, non volendosi sentire come la ragazzina stuprata, ha deciso di non parlane con nessuno. Intanto però pensava a quale fosse stata la sua parte: si poneva una continua autoumiliazione e autoaccusa. L’’esperienza è stata così traumatica, che l’ha portata ad uscire allo scoperto venti anni dopo.

Il potere è spaventoso

Secondo Asia Argento un personaggio così illustre andava assolutamente fermato perché ciò che le è successo ha avuto delle grosse ripercussioni nella sua vita. Ha provato una sorta di annullamento, numerose difficoltà e tanta solitudine. Prima nel mondo del cinema era ben vista, faceva i film con Verdone. Dopo lo stupro è diventata la dark lady trasgressiva, perché si è messa una corazza: aggrediva per non essere aggredita e senza questa camicia non si sentiva sicura. Il mondo del cinema dal suo racconto esce come un posto spaventoso, ma tutti i luoghi del potere sono spaventosi. È il potere che dà alla testa, anche messo in mano a donne. Questo la ha aiutata ad allontanare qualsiasi forma di potere e anche il padre ha contribuito a questo memento mori.

I’m not the only one

Grazie alla scrittura ha ritrovato una voce cambiata, un po’ da donna, un po’ maschile. E ciò che spera, anche grazie a questo libro, è che la solitudine che da sempre l’accompagna possa in realtà cambiare grazie a coloro che si riconoscono in lei. Molte donne vittime di abusi hanno difficoltà a raccontare. Un pensiero comune diffusissimo è che se qualcosa non la racconti subito era perché si fosse consenzienti in quel momento. Una donna che lo racconta non ha nulla da guadagnarci, anzi ha solo da perderci visto le conseguenze sulla propria reputazione. Eppure lei ora è soddisfatta e sente di aver fatto la cosa giusta, perché sa che questo individuo ora è in carcere e quindi la denuncia di Asia ha fatto del bene alla società. Grazie al libro ha inoltre ricevuto messaggi di gente che ha subito le stesse violenze, purtroppo come direbbe Kurt Cobain “I’m not the only one”.

Una briciola nell’universo

Pavolini ha chiesto ad Asia se le piacerebbe un altro lavoro, magari non pubblico. Lei ha risposto che in realtà il cinema è un lavoro molto privato, sul set ci sono cose che non andrebbero raccontate e difatti i backstage sono sempre un po’ fuorvianti. Eppure per mantenere i suoi figli farebbe qualsiasi cosa. Non è interessata a beni materiali, ma le interessa vivere bene e fare qualche vacanza. Quando i suoi figli erano più piccoli si è accontentata di recitare in film che le portassero via poco tempo. Ora le piacerebbe ricominciare ciò che aveva interrotto e quindi assumersi ruoli anche più consistenti. È pronta per ritrovare quell’amore che aveva da giovane per quel mestiere. Asia Argento riconosce infatti di aver ricevuto un grande dono, ovvero quello di saper stare di fronte alla macchina da presa. Ognuno di noi nasce con un dono e sarebbe sprecato non coltivarlo e non dargli spazio. Sarebbe come avere degli occhi azzurri e portare gli occhiali.
Il suo sogno è quello di andare su un’isola dove abita un suo amico e vivere senza telefono, senza strade né macchine. Solo aria e natura. Se riuscirà a mettere da parte dei soldi e se non troverà una posizione nella società, se ne andrà e, pur continuando a scrivere, vivrà nella solitudine. Infatti i momenti più felici della sua vita sono stati le camminate su questa terra magnetica, ricca di ferro. Le hanno trasmesso quel senso di libertà, di essere accordata con i movimenti del mondo e di sentirsi una briciola nell’universo.

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